Hai raccolto delle informazioni con un questionario, oppure tramite database, cartelle cliniche o altre fonti, e vorresti effettuare una semplice analisi statistica su questi dati? In questo articolo troverai una guida pratica con le risposte a molte delle domande che potresti porti nel tuo percorso.
Indice
Introduzione
Per effettuare un’analisi statistica, non basta avere dei dati ed un programma per analizzarli. Serve anche sapere quale è la tecnica statistica più adatta per rispondere ai tuoi quesiti di ricerca.
E, riguardo a quest’ultimo aspetto, ho una buona ed una cattiva notizia per te. La cattiva notizia è che le analisi statistiche variano non solo in base agli obiettivi della ricerca ma anche a seconda della tipologia di variabili che si sta considerando. La buona notizia è che per le analisi più semplici le tecniche da utilizzare non sono poi così tante.
Quale software usare per l’analisi?
Per effettuare le analisi più semplici, è sufficiente utilizzare un foglio elettronico come Excel o Google Fogli. Tuttavia, se le informazioni da analizzare sono tante, considera che utilizzare un software statistico (ad esempio, Jamovi, che è gratuito e molto intuitivo potrebbe farti risparmiare molto tempo.
In generale, soprattutto per le analisi di base, tutti i software vanno bene e la scelta di quale utilizzare è più che altro una questione di tua comodità e conoscenza dello strumento. I risultati che otterrai, seppur formattati in modo diverso, saranno sempre gli stessi a livello numerico e ti porteranno sempre alle stesse conclusioni.
In che formato devono essere i dati?
Se la scelta del software è più una questione pratica, la scelta dei dati è molto più teorica. Se i dati raccolti non sono di buona qualità, non c’è possibilità di ottenere statistiche accurate. Come dicono gli inglesi: “Garbage in, garbage out!”.
Oltre a come raccoglierli, devi anche prestare attenzioni a come registrarli.
La soluzione migliore è quella di registrare i dati in una tabella secondo una specifica struttura. In questo modo potrai effettuare più velocemente le analisi sia con Excel che con qualsiasi tipologia di software statistico,
Dove trovare esempi di analisi già fatte?
Alcuni libri di statistica hanno poi un approccio molto pratico e, per spiegarti i vari concetti, ti spiegano proprio passo passo tramite esempi come fare le diverse analisi dei dati. Ad esempio, ti consiglio di dare un’occhiata a questo libro di Dancey.
Se invece hai dubbi su come costruire la tabella con i dati, online puoi trovare tantissimi dataset di esempio.
E per esempi su come eseguire le analisi, questa guida alle analisi statistiche ad Excel potrebbe fare al caso tuo.
Che analisi statistica fare?
Inizia a descrivere le informazioni che hai raccolto variabile per variabile. In termini tecnici, questa elaborazione si chiama analisi descrittiva univariata.
- Per le variabili categoriali, ad esempio il genere o il titolo di studio, costruisci tabelle di frequenza.
- Per le variabili quantitative, ad esempio l’età espressa in anni oppure il peso espresso in kg, calcola i principali indici descrittivi numerici: media, deviazione standard, minimo, massimo,…
Se vuoi velocizzare queste analisi, su Excel puoi avvalerti dello strumento di Analisi dati.
Successivamente, pensa ai grafici:
- a barre o a torta per le variabili qualitative
- istogrammi o boxplot per variabili quantitative
Infine, puoi passare a valutare la relazione tra le variabili che ti interessano di più:
- Se almeno una delle due è qualitativa, puoi costruire delle tabelle di contingenza. Su Excel, questa operazione è molto veloce da fare utilizzando le tabelle pivot. Come grafici, puoi valutare dei grafici a barre per coppie di variabili.
- Se invece le variabili sono entrambe quantitative, puoi calcolare degli indici di correlazione e costruire dei grafici di dispersione.
E se vuoi ulteriormente approfondire, puoi dare un’occhiata a questo elenco di tutte le principali tecniche che si possono utilizzare per effettuare analisi statistiche descrittive.
Come ripotare i risultati dell’analisi?
I risultati delle analisi possono essere riportati in forma testuale o sotto forma di grafici e tabelle. Decidere fin da subito come vorresti strutturare il report ti aiuterà a non perdere tempo a formattare tabelle e grafici che poi non userai.
Ricordati che l’obiettivo di una semplice analisi statistica dei dati, come quella descritta sopra, non è solo descrivere le caratteristiche del campione. Ma anche commentarli in modo critico, valutando se il campione analizzato corrisponde con quello che avevi ipotizzato all’inizio dello studio.
Inoltre, sono vari i punti di un elaborato in cui vanno inserite informazioni riguardanti le analisi svolte. Puoi trovare un elenco completo di quali riferimenti inserire e dove in questo articolo sulla struttura di una tesi empirica.
Non dimenticare infine in fase di analisi di tenere conto del fatto che potrebbe essere necessario presentare i dati anche su delle slides.
Una semplice analisi statistica: e adesso?
Per rendere ancora più completa la tua analisi, il passaggio successivo è quello di effettuare un’analisi inferenziale dei dati.