La funzione filtro disponibile su Excel oppure Google Fogli è una delle mie preferite. La trovo infatti davvero versatile ed utile non solo per selezionare sottoinsiemi di dati ma anche per esplorare le informazioni contenute all’interno di una tabella. Ho quindi pensato di condividere con te in questo articolo tutti i modi in cui la utilizzo.
Indice
Come inserire un filtro su Excel
Posizionati sul foglio Excel in cui è presente il dataset che vuoi filtrare, clicca su una cella contenuta al suo interno e quindi dal menù in alto di Excel, clicca su Dati | Ordina e Filtra | Filtro
In questo modo attiverai il filtro semplice, che è quello di cui ti parlerò in questo articolo. Sappi comunque che è possibile attivare anche un filtro avanzato cliccando, invece che su Filtro, su Avanzate.
Come inserire un filtro su Google Fogli
Posizionati sul foglio in cui è presente il dataset che vuoi filtrare, clicca su una cella contenuta al suo interno e quindi dal menù in alto di Google Fogli, clicca su Dati | Crea un filtro
Dopo aver attivato il filtro, clicca sulla freccia nell’intestazione di una colonna del dataset per poterne utilizzare tutte le funzionalità.
Selezionare specifiche unità statistiche
Il modo più classico per usare il filtro è per nascondere temporaneamente alcune delle righe di un dataset. In questo modo, potrai concentrare la tua attenzione solo sulle unità statistiche che hanno le caratteristiche che ti interessano in uno specifico momento. Ad esempio, potrebbe interessarti osservare solo chi è maggiorenne, oppure solo chi ha una determinata patologia, o solo i maschi.
È anche possibile filtrare in base a più colonne. I filtri sono additivi, cioè ogni filtro aggiuntivo riduce ulteriormente il sottoinsieme di dati. Ad esempio, potrebbe interessarti filtrare solo i maschi maggiorenni che hanno una determinata patologia, come in questo esempio:
In generale, il filtro ti permette di valutare la numerosità:
- Di singole modalità o gruppi di modalità (lasciando la spunta solo sulle modalità di tuo interesse oppure utilizzando l’opzione “Filtro per testo” su Excel o “Filtro per condizione” su Google Fogli)
- Di valori numerici, sia singolarmente sia per gruppi o intervalli (mettendo la spunta solo sui valori di tuo interesse oppure utilizzando l’opzione “Filtro per numeri” su Excel o “Filtro per condizione” su Google Fogli)
- Di osservazioni appartenenti ad uno specifico riferimento temporale (utilizzando l’opzione “Filtro per date” su Excel o “Filtro per condizione” su Google Fogli).
Usare il filtro per pulire i dati
Il filtro può essere utilizzato anche per ricercare anomalie nei dati e quindi individuare quali sono quelli da pulire. In particolare, puoi usarlo per controllare se ci sono:
- valori sbagliato (ad esempio, superiori al massimo teorico o inferiori al minimo teorico)
- modalità codificate in modo errato o duplicate (ad esempio, sia “M” che “maschi” per indicare il genere maschile)
- valori mancanti (ad esempio, identificate da celle vuote o specifiche diciture)
- valori numerici scritti in modo errato (ad esempio, con il punto come separatore decimale invece della virgola)
- costanti (ovvero colonne in cui è presente un unico valore o modalità). Soprattutto in caso di dataset molto corposi, potresti valutare di cancellarle.
Cercare singole caratteristiche delle variabili
Un altro uso del filtro è quello di cercare (utilizzando l’opzione Cerca):
- Singole modalità
- Specifici valori numerici
Ad esempio, cliccando sul filtro della colonna età, se nella barra di ricerca scrivi 80, il programma ti proporrà nell’elenco dei valori solo quelli che corrispondono ad 80.
Ordinare la tabella in base ad una o più variabili
Attraverso il comando del filtro, è anche possibile ordinare:
- In ordine crescente o decrescente in base ad una variabile numerica
- In ordine alfabetico in base ad una variabile qualitativa
Svolgere un’analisi esplorativa dei dati
Infine, puoi utilizzare il filtro per esplorare:
- Il numero di modalità presenti per una singola variabile qualitativa
- Quali sono i valori presenti per una singola variabile quantitativa
- Gli anni a cui si riferiscono le singole date
E adesso?
Dopo aver pulito ed esplorato i dati, puoi procedere con le analisi di statistica descrittiva ed inferenziale. E se ti serve un supporto personalizzato per analizzare i tuoi dati con Google Fogli, Excel o un software statistico, non esitare a richiedere una consulenza.