Quale software per elaborare i dati?

14 Marzo 2020 | Software e strumenti

Scegliere il programma più adatto per le tue esigenze ti permette rendere il tuo lavoro più veloce ed efficiente. In questo articolo ti mostrerò quali sono i pro e i contro dei tre software di statistica che utilizzo maggiormente per elaborare i dati, in modo che tu possa scegliere quello più giusto per le tue analisi.

Software statistica

Introduzione

Fino a poche decine di anni fa, la maggior parte delle analisi statistiche erano svolte a mano con l’utilizzo di calcolatrici e tavole delle distribuzioni. Oggi, invece, i calcoli non si fanno quasi più a mano (se non per qualche esercitazione nei corsi di statistica). Sono infatti i software ad effettuare tutte le analisi dei dati. In commercio ce ne sono tantissimi, sia gratuiti che a pagamento, e spesso è difficile capire quale utilizzare.

Durante il mio percorso di studi in Scienze Statistiche, ho avuto la possibilità di testare diversi software per l’analisi dei dati (Excel, SAS, STATA, SPSS ed R). Tuttavia, le cose da imparare erano talmente tante per approfondire ognuno di essi che poi, una volta laureata, ho dovuto fare una scelta su quali utilizzare.

In particolare, i tre software che negli anni sono diventati i miei fedeli alleati sono Excel, SPSS ed R. Di seguito potrai leggere i pro e i contro di ognuna di queste tre alternative e troverai le mie indicazioni per scegliere quella più adatta a te.

EXCEL: strumenti di analisi e tabelle pivot

Excel, insieme a Calc ed a Google Fogli, è probabilmente il software più usato per le analisi dati. Utilizzo quotidianamente questi fogli elettronici per impostare i dataset e realizzare calcoli, tabelle e grafici di base.

Sono infatti tutti programmi con cui è possibile creare diverse tipologie di grafici e tabelle (anche grazie alle tabelle pivot). Excel e Calc hanno anche molte funzioni preimpostate tra cui scegliere, soprattutto in Strumenti di analisi. Dispongono infine di un’interfaccia grafica facile da usare che ti permette di modificare e formattare velocemente gli output.

Fin qui questi software non sembrano male, vero? Peccato che poi arrivino i contro. A mio parere i fogli elettronici va benissimo per piccoli dataset, mentre quando si hanno molte variabili da descrivere o si vogliono effettuare analisi più complesse, c’è sicuramente di meglio in circolazione soprattutto in termini di ottimizzazione dei tempi.

R: il software di statistica free

Partiamo dal presupposto che R è un software davvero versatile e completo. E’ un programma opensource che viene implementato continuamente da ricercatori e professionisti in tutto il mondo. Online puoi trovare pacchetti di funzioni pronte per l’uso per tutte le esigenze ed i settori di ricerca. Inoltre, negli ultimi anni le sue potenzialità grafiche, anche se poco user-friendly, sono letteralmente esplose arrivando a livelli molto alti.

Tuttavia, le analisi che puoi effettuare con i pacchetti base di R non sono il massimo a livello estetico, ma nel tempo sono state create interfacce grafiche come R Studio, R Commander, Jamovi e Jasp per migliorare l’esperienza dell’utente.

Inoltre, i risultati sono salvati in formato .txt, che può essere facilmente condiviso ed aperto da tutte le piattaforme (Mac, Windows ma anche da cellulare e tablet).

SPSS: il software di statistica di IBM

SPSS è di solito il software statistico “entry-level” preferito da chi ha poche competenze informatiche ma ha necessità di effettuare analisi statistiche un po’ più complesse rispetto a quanto è possibile fare con un programma di calcolo come Excel.

Tra i molti pregi di SPSS c’è sicuramente il fatto che ha un’interfaccia grafica davvero facile da utilizzare, basata sul drag&drop, che ti permette di lavorare con ogni tipologia di dataset. E’ una soluzione rapida e potente che ti permette di eseguire statistiche descrittive ed inferenziali creando tabelle e grafici che possono essere pubblicati subito, senza necessità di ulteriore formattazione.

Ha anche l’importante vantaggio di unire all’interfaccia per finestre la possibilità di scrivere in automatico e poi modificare la sintassi relativa ad uno specifico comando scelto via menu. E’ infatti particolarmente importante avere a disposizione la sintassi per ricostruire ciò che si è fatto o replicare velocemente le analisi.

Tuttavia, anche SPSS ha alcuni svantaggi, in parte legati alla capacità di analisi talvolta limitate rispetto agli altri pacchetti ma soprattutto al costo. Essendo un software commerciale, il suo utilizzo richiede l’acquisto di una licenza piuttosto onerosa che deve essere rinnovata negli anni. Inoltre, di default i dataset sono salvati come .sav e gli output come .spv, entrambi formati che possono essere aperti solo su pc su cui è installata una licenza di SPSS. Non puoi quindi, ad esempio, inviare un output .spv via mail e poi aprirlo da smartphone o tablet.

Quale software scegliere quindi?

Prima di decidere ti consiglio di fermarti un attimo a ragionare su quale possa essere la più adatta per le tue esigenze: di seguito troverai le mie considerazioni a questo proposito.

Se ti capita raramente di dover analizzare dei dati, magari giusto le risposte ad un questionario ogni tanto o un file con il riepilogo delle spese, non hai particolare confidenza con la statistica e l’informatica e non ti interessa farlo diventare uno strumento principale per il tuo lavoro puoi tranquillamente usare Google Fogli. E’ gratuito, perfetto per la condivisione con i colleghi ed utilizzabile da tutti i dispositivi, sia pc che telefono e tablet.

Nel caso ti servisse qualche funzione più complessa, allora puoi sfruttare la parte di Strumenti di analisi presente su Calc o su Excel.

Quando invece hai molte variabili da elaborare e vuoi svolgere un’analisi statistica in poco tempo ti consiglio caldamente di passare ad un software più specifico come SPSS o R.

Se l’acquisto della licenza per te non è un problema o hai la possibilità di accedervi gratuitamente tramite la tua azienda o università, SPSS ha un’interfaccia grafica molto intuitiva e facile da utilizzare.

Se invece vuoi uno strumento gratuito che sia efficiente, con formule specifiche per il tuo settore e che ti permetta allo stesso tempo di mantenere un’elevata personalizzazione grafica, scegli R.

E adesso?

Se hai deciso che vuoi imparare a usare uno di questi software per le tue analisi statistiche e non vedi l’ora di capire come funzionano e testarli in pratica, devi assolutamente dare un’occhiata a questi corsi di statistica!

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Paola Pozzolo

Paola Pozzolo

Sono Paola Pozzolo e mi occupo di consulenze e formazione statistica. Ti aiuto a trasformare i dati in informazioni utili ed affidabili per raggiungere i tuoi obiettivi di ricerca e prendere le decisioni che più valorizzeranno il tuo lavoro.