SPSS Statistics è un software che si utilizza per l’analisi statistica dei dati. E’ un programma molto completo, relativamente semplice da usare e molto versatile e proprio per questo molto usato in ambito accademico e non. In questo articolo scoprirai come è fatto ed a cosa serve nello specifico.
Indice
SPSS: cos’è?
SPSS è l’acronimo di Statistical Package for Social Science. Inizialmente questo software è stato sviluppato infatti per le scienze sociali. Nel tempo le sue potenzialità poi si sono estese ed oggi è molto utilizzato anche in altri settori. Si utilizza infatti SPSS in medicina, psicologia, economia, marketing ed altri ambiti sia nelle aziende che nelle università.
A cosa serve SPSS?
Questo software permette di eseguire analisi statistiche complete per sintetizzare, descrivere e comprendere le informazioni contenute nei dati. Queste analisi, anche multivariate, possono essere svolte sia attraverso un’interfaccia grafica che tramite codice (per le analisi più approfondite).
In particolare, SPSS Statistics ti permette di gestire i dati ed effettuarne modifiche, calcolare statistiche descrittive e di costruire grafici e t-test, ANOVA, regressioni, analisi di sopravvivenza, analisi fattoriali, analisi dei gruppi e di utilizzare molte altre tipologie di tecniche statistiche.
Nello specifico, le analisi che puoi effettuare dipendono da due fattori:
- La versione di SPSS Statistics
- I moduli inclusi nella licenza acquistata
Come si usa SPSS?
La diffusione di questo software è dovuta soprattutto alla sua facilità di utilizzo. Tutte le più comuni analisi dei dati sono infatti realizzabili tramite menù a tendina, senza necessità di scrivere codice.
In particolare, ogni analisi dei dati su SPSS si può strutturare su tre diversi files:
- Editor dei dati
- output
- sintassi
Editor dei dati
Su questo file viene salvato il dataset e le sue caratteristiche. In particolare, il dataset è salvato in un foglio denominato “Dati”, mentre le caratteristiche delle variabili che lo compongono è salvato in un foglio chiamato “Variabili”.
Rispetto ad Excel, SPSS ha una struttura più rigida. Sul foglio Dati di SPSS le righe rappresentano sempre le unità statistiche, mentre le colonne le variabili. Nel foglio Variabili invece le variabili sono disposte per riga e le colonne riportano la descrizione delle loro caratteristiche.
Output
Il file di output contiene i risultati delle analisi. Tutte le tabelle ed i grafici che crei, vengono infatti salvati in un file a parte rispetto a quello contenente i dati. Questo file di output è simile ad un file di Word e, proprio come quest’ultimo, ti permette di modificare la formattazione dei risultati e di aggiungere descrizioni.
Sintassi
Quest’ultimo è un file facoltativo, non necessario per le analisi di base. Tuttavia, può tornare molto utile per ripetere le analisi più velocemente. In particolare, i files di sintassi sono simili a dei files di testo e servono per memorizzare tutti i comandi di analisi che possono essere impartiti a SPSS.
Estensione files SPSS
In generale, su Windows tutti i file possono essere classificati in base alla loro estensione. L’estensione di un file la puoi riconoscere facilmente leggendo il nome di un file. E’ infatti rappresentata dalle lettere (3 o 4 in genere) che sono posizionate nella parte più a destra del nome del file stesso. Ad esempio, un file di MS Word avrà come estensione .docx. Mentre un file di MS Excel avrà estensione .xlsx. Così come un file del Blocco Note avrà come estensione .txt
I files creati con SPSS hanno tre diversi formati:
- Dati: *.sav
- Output: *.spv
- Sintassi: *.sps
Come si importano i dati su SPSS?
SPSS riesce a leggere e scrivere direttamente i files in molti formati diversi, incluso MS Excel.
Una volta avviato SPSS, ti basterà cliccare su:
File | Apri | Dati
E quindi selezionare il tipo di file ed aprirlo.
In generale, se importi i dati da MS Excel, ti consiglio sempre di fare prima un copia incolla in un nuovo foglio di lavoro di MS Excel solo delle righe e delle colonne che compongo il tuo dataset e non di tutto il foglio. In questo modo eviterai che nella fase di importazione compaiano righe o colonne vuote.
Se l’importazione è andata a buon fine, i dati compariranno in un foglio di lavoro simile a Excel che contiene tutti i tuoi dati (in Vista dati) e la loro codifica (in Vista Variabile). Se invece l’importazione non è andata a buon fine comparirà una finestra di output con un messaggio che indica il tipo di errore.
Il fatto che visualizzi il dataset è un buon segno, ma purtroppo non significa automaticamente che i tuoi dati siano stati importati tutti correttamente. Potrebbero esserci alcuni dati che non sono stati registrati correttamente (spesso capita con le date e i valori mancanti, ma non è una regola generale).
Ti consiglio pertanto di controllare in Vista Dati di SPSS che il numero di righe e di colonne del foglio sia quello atteso e di dare una prima occhiata al dataset per vedere se ci sono discordanze macroscopiche nell’importazione dei dati (es. colonne vuote che però in Excel contenevano valori).
I valori mancanti di default in SPSS sono indicati con “.”
Come salvare i dati su SPSS
Se questi controlli hanno dato esito positivo, salva il file così creato in SPSS andando su File →Salva con nome. Dopo aver cliccato su Salva, si aprirà in automatico una nuova finestra (l’output di SPSS) con un messaggio di conferma del corretto salvataggio del file.
Se invece hai trovato un problema, dovrai procedere a modificare il dataset in Excel per correggere l’errore e ripetere l’importazione in SPSS.
SPSS: e adesso?
Se hai deciso che vuoi imparare a usare questo software per le tue analisi statistiche e non vedi l’ora di capire come funziona e testarlo in pratica, ti consiglio di dare un’occhiata a questo corso di statistica su SPSS!
Se invece stai cercando una soluzione diversa, guarda l’elenco dei software di statistica che utilizzo più spesso.